
Dopo l’ alluvione che ha messo in ginocchio le Marche e altre regioni, seminando morte e distruzione, al dolore straziante, si è aggiunto un brivido che ha scosso l’italico stivale, attraversandolo da NORD a SUD con un’onda sussultoria, dalla Liguria fino alla Sicilia.
La sensazione di paura ci ha accomunato tutti, unendoci in una immagine plastica, che racconta meglio delle parole, quel senso di insicurezza e di precarietà che domina il nostro presente.
In questo improvviso scricchiolio longitudinale del nostro paese, ha viaggiato anche il suo lamento, silenzioso e inascoltato.
Ci siamo chiesti più volte, cosa la nostra professione di Counselor e quelle affini del Benessere, possano chiedere e insieme offrire, in questo tempo sospeso, come priorità primaria.
In molti contesti, ci siamo resi conto come l’elemento carente sia l’Ascolto di Sé e l’Ascolto dell’Altro, la mancanza di uno sguardo trasversale di “Caring”, che sappia oltrepassare la prospettiva di parte, per dare voce e risposta ai bisogni reali della Persona, del Territorio, della Comunità.
Ed è l’ASCOLTO che noi di FAIP, come professionisti, porteremo all’attenzione, con le nostre proposte concrete, indirizzate alla Comunità e alla Politica, che ne esce sempre arricchita, quando rafforza la sua componente empatica.
In questo concetto alto e nobile della Politica e del senso di Comunità, intesa come valore e servizio, siamo tutti ricompresi e chiamati.
L’Italia s’è mossa ; ora iniziamo a muoverci anche noi, tutti insieme, perché nessuno si salva o evolve da solo.
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