
Il tema delle competenze non-cognitive (non-cognitive skills),da tempo al centro di dibattiti e riflessioni trasversali, è sempre più noto anche all’opinione pubblica italiana.
La pubblicazione delle ricerche sull’argomento condotte da James Heckman, premio Nobel per l’economia, hanno contribuito notevolmente alla loro diffusione e conoscenza.
Ma cosa sono esattamente queste “competenze altre” rispetto a quelle cognitive (alfabetico-linguistiche, matematiche, scientifiche, tecnico digitali etc..) che tutti conosciamo e perché sono così importanti nello sviluppo della persona.
Gli studi condotti e le sperimentazioni hanno dimostrato che l’empatia, la resilienza, l’autodeterminazione, il senso del gruppo e la mentalità inclusivo-dinamica (per citarne solo alcune), hanno una ricaduta positiva importante sulla vita e la salute delle persone ed è determinante apprenderle e valorizzarle nel percorso scolastico.
Anche l’Italia sta iniziando ad allinearsi a questo pensiero, concretizzato nella proposta di legge presentata dall’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà che è stata approvata alla Camera con un consenso quasi unanime.
La proposta prevede l’introduzione nella didattica scolastica delle “life skill” con l’avvio di una sperimentazione strutturata e inclusiva che valorizzi e incrementi le competenze extradisciplinari.
Come associazione e come counselor professionisti, che ogni giorno sperimentano l’efficacia di queste competenze e anche come cittadini, plaudiamo a questa importante iniziativa politica e bi-partisan e ne auspichiamo la sua diffusione.
Apriamo così la nostra pagina di inizio Anno 2022 e condividiamo con voi, questa bella notizia!
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